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Ottobre 19 2024

Guardia Costiera, sequestrate 4 tonnellate di cozze nere a Brindisi

Il personale operante ha ispezionato un mezzo refrigerato rinvenendo a bordo quattro tonnellate di prodotto ittico privo di etichette, di qualsivoglia informazione utile a ricostruirne la zona di provenienza e privo di documentazione sanitaria

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Nel weekend i militari della Capitaneria di Porto di Brindisi (sotto il coordinamento del 6° C.C.A.P. di Bari, dei militari della Guardia di Finanza Gruppo Brindisi, del personale dell’Agenzia delle Dogane e del Servizio Veterinario della Asl di Brindisi “Siav B”) a seguito di attività congiunta effettuata presso il varco di Costa Morena del porto di Brindisi, hanno sequestrato 4 tonnellate di prodotto ittico della specie cozze nere (Mytilus Galloprovincialis).

Il personale operante ha ispezionato un mezzo refrigerato, sbarcato da un traghetto proveniente dal porto greco di Igoumenitsa, rinvenendo a bordo quattro tonnellate di prodotto ittico della specie cozze nere (Mytilus Galloprovincialis) privo di etichette, di qualsivoglia informazione utile a ricostruirne la zona di provenienza e privo di documentazione sanitaria.

Al trasportatore ed al rappresentante legale della ditta esportatrice, tutti e due di nazionalità Bulgara, è stata elevata una sanzione amministrativa per un importo massimo di € 4.500.00 (quattromilacinquecento/00), in violazione all’Art. 18 Reg. CE 178/2002 sanzionato dall’art. 2 del D L.vo 190/2006 per carenza della documentazione obbligatoria in materia di tracciabilità del prodotto.

Allo scopo di scongiurare che tale prodotto di dubbia provenienza potesse illegalmente finire sul mercato e quindi sulle tavole dei cittadini, l’Autorità Sanitaria intervenuta ne ha disposto il blocco sanitario ed il respingimento sulla base del Regolamento CE 625 del 2017 articolo 138 lettera d).

Il mezzo refrigerato, con a bordo tutto il prodotto ittico, è stato reimbarcato sulla Motonave “IGOUMENITSA’” e rispedito in Bulgaria presso la ditta esportatrice.

L’articolata attività operata nella circostanza, in perfetta sinergia tra più pubbliche amministrazioni, rientra nell’ambito del più ampio controllo sulla filiera della pesca, col plurimo fine di salvaguardare la conservazione delle specie ittiche anche tramite la connessa tracciabilità dei prodotti destinati anche al consumo umano diretto, oltreché delle disposizioni in materia doganale, igienico-sanitaria e fiscale.

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