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Ottobre 18 2024

Ostuni è tra le ‘Città Oronziane’: firmato il protocollo d’intesa tra dieci Comuni pugliesi

La rete, oltre Ostuni, è composta dai comuni di Botrugno, in qualità di ente capofila, Turi, Lecce, Campi Salentina, Muro Leccese, Surbo, Vernole, Caprarica di Lecce, Diso

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È stato sottoscritto a Botrugno lo scorso 20 febbraio, il protocollo d’intesa delle “Città Oronziane”. Tra i dieci comuni pugliesi coinvolti nel progetto, c’è anche Ostuni, rappresentata sabato scorso dal vicesindaco Antonella Palmisano. Come succede ormai da qualche anno, le “Città Oronziane” si danno appuntamento a Botrugno, città capofila del progetto di valorizzazione territoriale, in occasione delle celebrazioni in onore di “Santu Ronzu Piccinnu“.

Il comune leccese infatti commemora il santo due volte l’anno: il 26 agosto con una grande festa di paese e il 20 febbraio con una festa più contenuta. La ricorrenza invernale rievoca il miracolo compiuto dal Santo in occasione del devastante terremoto verificatosi appunto il 20 febbraio  del 1743. La leggenda narra che la provincia di Lecce, per intercessione del Santo, venne risparmiata dal terremoto che devastò invece le zone limitrofe. Da quella data in poi Sant’Oronzo è diventato il patrono della città di Botrugno.

Anche il programma di quest’anno, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, è stato scandito da celebrazioni religiose e civili, culminando con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra le “Città Oronziane”. Il progetto ha l’intento di avviare una collaborazione reciproca tra i comuni pugliesi coinvolti,  mirato a valorizzare le comunità, i territori e le rispettive tradizioni legate al culto di Sant’Oronzo. La rete, oltre Ostuni, è composta dai comuni di Botrugno, Turi, Lecce, Campi Salentina, Muro Leccese, Surbo, Vernole, Caprarica di Lecce, Diso.

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