Le tre ordinanze di misura cautelare interdittiva eseguite nei confronti degli altrettanti membri della commissione d’esame per il concorso pubblico di Polizia Locale indetto dal Comune di Villa Castelli nel 2014, sono state annullate lo scorso 1° novembre.
I giudici del Tribunale del Riesame di Lecce, accogliendo i ricorsi di tutti gli imputati, hanno annullato le misure interdittive sia nei confronti del presidente della commissione d’esame, il professionista ostunese Nicolangelo Zurlo, difeso dall’avvocato Mario Guagliani, sia nei confronti del dott. Cosimo Palmisano, che del segretario amministrativo Francesco Muolo.
Non ne sono note ancora le motivazioni, ma la critica della difesa è stata incentrata sulla configurabilità del reato di falso, ritenuto infondato in fatto e diritto, ed alla insussistenza di esigenze cautelari. Nello specifico, agli indagati era contestata la falsificazione dei verbali per favorire alcuni candidati, naturalmente a svantaggio degli altri. In virtù dell’annullamento, dunque, sarebbe priva di fondamento l’accusa riguardo ai riscontri relativi alle manipolazioni dei verbali.
Esclusa quella per falso, le ipotesi di reato, estese anche ad altri due soggetti indagati, sono abuso d’ufficio e rivelazione del segreto d’ufficio poiché, secondo le forze dell’ordine sarebbero state rivelate in anticipo a due candidati le tracce delle prove scritte e le domande della prova orale. I due candidati sarebbero quindi stati favoriti, classificandosi alla fine della procedura al primo e al quarto posto della graduatoria.