Un appuntamento esclusivo, uno dei soli otto concerti del tour 2022 che ha sta allietando l’Italia, un evento cardine nel calendario dell’estate ostunese che non ha tradito le aspettative. Sabato sera sotto le stelle del Foro Boario di Ostuni, Riccardo Cocciante ha incantato la Città bianca ed i tantissimi spettatori presenti.
Una cornice, quella ostunese, scelta appositamente come poche altre, in quanto delizioso luogo di contatto con la gente. Firenze, Roma, Bergamo, Pompei, Marostica, Diamante, Matera, piazze in cui tutta la sensibilità e l’emotività dell’artista hanno regalato momenti indimenticabili. Tratti e modi di essere forse atipici ma fortemente distintivi, che hanno consacrato l’artista tra i giganti nella scena musicale italiana e internazionale.
Con questo tour Cocciante è tornato ad esibirsi dopo circa un decennio, alla soglia dei 50 anni di carriera, per la gioia di chi da sempre lo segue e lo ama, e di chi ha imparato a conoscerlo più di recente, perché il cantante appartiene a quella schiera di mostri sacri della musica italiana che, di fatto, non hanno tempo.
Nella serata ostunese, accompagnato dalla band e dall’Orchestra sinfonica “Saverio Mercadante” di Altamura diretta dal Maestro Leonardo De Amicis, gli omaggi ai grandi classici sono molteplici: “Celeste Nostalgia”, “A mano a mano”, “Quando finisce un amore”, “Poesia”, “Cervo a primavera”, “Bella senz’anima”, “Se stiamo insieme”, “Io Canto”, “In bicicletta”, “Questione di Feeling”, “Margherita”.
E poi un salto a Parigi, con uno squisito medley da “Notre Dame de Paris”. Ma anche composizioni meno note, piccole perle di repertorio riproposte per l’occasione. I ringraziamenti a chi ha fatto rivivere alcuni suoi grandi pezzi. E poi l’affetto, incondizionato e tangibile tra l’artista ed il pubblico, sottoscritto dalle ripetute standing ovation e dalle affettuose parole del cantante, uniti in uno speciale abbraccio dal leggero soffio del vento che saliva dal mare.
Tra i momenti più emozionanti, e non poteva essere altrimenti, l’esecuzione di “Margherita”, poi riproposta in un affascinante duetto con il suo pubblico. La “Questione di feeling” arricchita dagli assoli con la band. E ancora “Io Canto” vero e proprio inno alla gioia, essenza e confessione di una carriera ed una vita intera: cantare per uscire, ed anzi riuscire a evadere le proprie timidezze per raccontare sé stesso e tutte le proprie emozioni. La conclusione con dedica è affidata al bis di “Per un amico in più”. Da ieri sera Ostuni ne ha uno davvero speciale.
