Si è celebrata oggi, domenica 13 settembre, in tutta Italia la sessantanovesima edizione della Giornata nazionale per le vittime degli infortuni sul lavoro.
L’Anmil (Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) di Brindisi ha scelto Ostuni per celebrare quest’anno la giornata dedicata a chi ha perso la vita mentre era al lavoro o a chi, a causa di un incidente sul lavoro, ha subito un’invalidità permanente.
Alle ore 10.30 di stamattina, domenica 13 ottobre, è stata celebrata una Santa Messa nella Chiesa di San Francesco D’assisi, a cui è seguito un corteo capeggiato dal sindaco di Ostuni, Guglielmo Cavallo, da Luigi Brigante, presidente dell’associazione territoriale dell’Anmil e dall’assessore e vice sindaco, Antonella Palmisano, che da Piazza della Libertà ha raggiunto il Monumento dei Caduti. Qui è stata deposta una corona di alloro ai piedi del Monumento e si è svolto un momento di riflessione e cordoglio in memoria delle vittime del lavoro.
In Italia da gennaio ad agosto 2019 si sono registrati 685 infortuni mortali ( con una diminuzione, rispetto al 2018, del 3,9% (l’anno scorso erano stati 713). Tra le vittime di questi primi mesi del 2019, ci sono 58 donne e 627 uomini; 58 di loro avevano fino a 34 anni, 443 dai 35 ai 59 anni, 119 dai 60 anni in su; 559 erano italiani e 126 stranieri.
«Il lieve calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – spiega l’Anmil – non deve ingannare: fino a luglio il bilancio è peggiore per il 2019; ad alterare il quadro è stato il mese di agosto 2018, quando per il crollo del Ponte Morandi a Genova si sono registrati 15 morti di lavoratori in itinere e per due incidenti stradali in Puglia sono morti 16 braccianti agricoli. Purtroppo, già da settembre 2019 gli incidenti mortali sono tornati a crescere rispetto al 2018».
In Puglia le vittime di infortuni sul lavoro nei primi otto mesi dell’anno sono state 44, di cui 18 solo in provincia di Foggia. I settori più rischio anche quest’anno sono l’edilizia e l’agricoltura.
Ciò che fa più rabbia è che, nella maggior parte dei casi, si tratta di infortuni che si potevano evitare, dovuti alla superficialità e alla mancanza delle misure obbligatorie di sicurezza. Come ribadisce l’Anmil da tempo, per ridurre il numero degli infortuni occorre puntare sulla formazione e sull’informazione.
Gli ultimi due infortuni sul lavoro in Italia venerdì 11 ottobre. Il primo a San Miniato, in provincia di Pisa, dove un uomo di 57 anni è morto incastrato da un trattore mentre stava lavorando nei pressi di un oleodotto.
Lo stesso giorno, sempre in Toscana, a Scandicci, in provincia di Firenze, un uomo di 51 anni ha subito un grave infortunio mentre lavorava in una cartotecnica.