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Maggio 4 2024

Bando mensa scolastica: botta e risposta tra il consigliere Giuseppe Tanzarella e il sindaco Coppola

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Il bando sulla refezione scolastica è al centro di un botta e risposta tra Giuseppe Tanzarella, capogruppo del Partito Socialista italiano in consiglio comunale e il sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola.

Tanzarella critica aspramente la decisione dell’amministrazione di indire una gara pubblica, con validità di un anno, per il servizio di mensa scolastica, dopo che lo scorso 31 maggio era scaduto l’appalto con la Cooperativa Penelope, che gestiva il servizio da qualche anno.

Il servizio di refezione scolastica partirà il 1° ottobre e Tanzarella teme che la tempistica dell’affidamento del nuovo bando possa mettere «a repentaglio quello che è uno dei servizi, da anni fiore all’occhiello, della nostra città».
       «È stata bandita una gara– afferma il capogruppo del PSI- in forte ritardo, in pieno agosto, con la scadenza del termine di presentazione delle offerte fissato al 10 settembre prossimo, e con il rischio che l’insorgenza di contenziosi e, comunque, eventuali ritardi, possano far slittare l’avvio della mensa. Affidare il servizio solo per il solo anno scolastico 2018/2019, appare, francamente, un’iniziativa estemporanea e miope, dato che si sarebbe potuta programmare una gara per un affidamento pluriennale, così come si è sempre fatto, onde evitare il repentino avvicendarsi di soggetti gestori, con inevitabili ricadute sulla quantità e qualità degli investimenti che gli stessi saranno portati a limitare al minimo, e sui livelli occupazionali». Tanzarella lamenta soprattutto che «la modifica del requisito di capacità economico finanziaria che le imprese partecipanti devono possedere per partecipare al bando taglierà già in partenza il gestore uscente.Ciò comporterà che a giocarsi le chances di aggiudicazione saranno le multinazionali del settore che, con tutto il rispetto, si dubita possano mantenere una qualità dei pasti e delle materie prime pari a quelle sino ad
oggi garantite dalla Cooperativa Penelope».

La risposta del sindaco Coppola non si è fatta attendere. «L’avvicendamento- replica il primo cittadino- è la prassi per garantire legalità e trasparenza. L’opposizione coglie solo una nuova occasione per difendere uno stagnante meccanismo clientelare».
    «Considerando che il bando pubblico rappresenta la regola e la proroga un’eccezione – continua Coppola – abbiamo ritenuto opportuno, dopo aver concesso alla cooperativa incaricata un’estensione al contratto di un anno, mettere all’evidenza pubblica il servizio di refezione scolastica. Considero pretestuosa la miccia accesa sui social dal presidente della cooperativa e strumentale l’attacco che il consigliere socialista Giuseppe Tanzarella, peraltro legale della cooperativa stessa, ha sferrato contro la mia amministrazione. Nessuno ha l’esclusiva sulla gestione di un servizio pubblico. È chiaro che la cooperativa attuale, dimostrando di possedere i requisiti per continuare a svolgere la propria funzione e partecipando quindi alla gara, potrebbe essere nuovamente confermata. Così com’è scontato che per il personale sarà previsto un piano d’impiego che confermi le collaborazioni, esattamente come indicato dalle leggi. Mi aspettavo questa reazione da parte del consigliere Tanzarella, che difende un’antica modalità clientelare appartenente al precedente paradigma amministrativo. Mi preme ricordare che la mia amministrazione ha visto il rinvio a giudizio di due dirigenti, proprio per una presunta mancanza di trasparenza nell’aggiudicazione di gare ed affidamento di servizi».

Dura la replica di Giuseppe Tanzarella alla risposta di Coppola.«Purtroppo, ancora una volta– afferma il consigliere-mi trovo di fronte ad una risposta del Sindaco che dimostra di non aver compreso nulla dei rilievi che ho sollevato in merito alla questione. Solo per dimostrare, perciò, al Sindaco com’è facile scendere ai suoi livelli, mi limiterò a constatare come l’amministrazione abbia innalzato l’importo a base d’asta della gara d’appalto,contemporaneamente, il requisito di partecipazione economico-finanziario solo per impedire la partecipazione al gestore uscente».

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